L’accellerazione

Non respiri, senti il pneumatico lavorare e l’anteriore decollare....è l’accellerazione!!!

L’accellerazione - Marco

 

Generalmente si intende come accelerazione l'uscita dalla curva ed è
questo che si vuole trattare (non, per intenderci, o almeno non in questa
sede, l'accelerazione che si fa in rettilineo in patrenza).
Si vuole subito sottolineare come sopratutto questo argomento, fra i
tanti relativi all'azione della guida, risulta soggetto all'interpretazione
personale e quindi quasi ogni affermazione diventa immediatamente
suscettibile di essere evasa e contraddetta dall'affermazione opposta, di
principio altrettanto credibile, tuttavia qualcosa va detto...
L'azione in oggetto va intesa come qualla che inizia dalla fase di
appoggio e termina a moto esattamente diritta in rettilineo.
La fase più delicata è proprio la prima, ove il pneumatico che sta
lavorando con spinta perpendicolare alla linea di percorrenza viene
sollecitaro dall'ulteriore grave dovuto alla spinta motrice, che invece
lavora parallelamente alla linea suddetta.
Se la piega è stata notevole, nel senso che durante l'appoggio a centro
curva la gomma è già al limite, (come vediamo nelle realizzazioni
fotografiche di alcuni mensili, Superwheels per es) nel momento di apertura
del gas il pattinamento è inevitabile. E' per questo motivo che le moto
molto potenti piegano meno delle piccole, sulle quali la coppia motrice in
accelerazione impone meno sforzo al pneumatico. E' sempre per lo stesso
motivo che le traiettorie dipendono dal tipo di moto. La 125 di regola avrà
una lina di percorrenza ampia e veloce, non tanto per la leggerezza del
mezzo quanto per il fatto che se a centro curva sarà lenta non potrà godere
di un motore che la sosterrà in accelerazione; tuttavia, anche se per la
traiettoria scelta in certi casi la sua permanenza in curva durerà di più,
in uscita sarà molto veloce. Non è raro vedere in pista una 125 gp che in
uscita di curva brucia una maxi, e, per quanto sia dato distinguere le
capacità di guida di chi sta sopra, una "piccola" non ha mai (nonostante le
chiacchiere in questo argomento si sprechino) l'accelerazione di un 4
cilindri.
La fase di riallineamento non è altrettanto delicata, tuttavia necessita
anch'essa di attenzione. Il miglior risultato dipende dalla possibilità' di
tenere aperto il gas, il che determina la velocità successiva (la cosa di
fatto più importante se alla curva segue un rettilineo). Per questo è
necessario che la piega rimanga proporzionale alla spinta del motore, nel
senso che possibilmente non si si dovrà scatenarsi sul gas a moto dritta
(tranne nel caso si esca da un tornante lentissimo), ma si dovrà graduare la
spinta nella maniera massima compatibile con la traiettoria d'uscita. A tal
fine pare utile richiamare, più che lo stile di funamboli del tipo Haga
Chambon, McCoy, quello concreto e apparentemente semplice di Corser o Harada
(dei tempi d'oro) i quali. spesso dotati di mezzi prestazionalmente
inferiori. hanno vinto grazie alla guida pura e pulita.

 

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